Nel nostro blog si pubblicano soltanto contenuti originali inediti! REGISTRATI GRATUITAMENTE!





Come diventare tecnico veterinario: requisiti e consigli utili

In questo articolo parliamo della figura del tecnico veterinario, una professione che in Italia non è ancora molto diffusa ma rappresenta una buona possibilità per chi ama gli animali e vorrebbe fare di questa passione la sua professione senza tuttavia intraprendere un percorso di studi impegnativo come quello di medicina veterinaria. Anche il tecnico, in ogni caso, deve seguire un percorso di formazione appositamente pensato e soddisfare determinati requisiti per avere accesso all’esercizio della professione. Di seguito faremo luce su tutti questi aspetti.

Chi è il tecnico veterinario

Iniziamo a fare chiarezza su un aspetto fondamentale, delineando meglio il profilo del tecnico veterinario, in modo da distinguerlo nettamente da altri professionisti che lavorano nell’ambito sanitario animale. Il compito primario di questa figura è quello di assistere il veterinario e di stargli accanto nelle attività di cura degli animali. Questo ruolo non si limita al frangente delle operazioni chirurgiche, ma anche a quelle di clinica quotidiana. Affinché il candidato possa acquisire tutte le competenze e le conoscenze necessarie a svolgere al meglio questo lavoro, è necessario che consegua un titolo o una certificazione a seguito di un determinato programma formativo. Inoltre, se eserciterà come libero professionista, dovrà essere titolare di partita IVA. Più avanti chiariremo anche questo aspetto.

Diventare tecnico veterinario: fondamenti burocratici e percorso formativo

Come accennavamo in precedenza, per poter diventare tecnico veterinario, bisogna seguire un preciso percorso di formazione, iscrivendosi in apposite scuole e frequentando determinati corsi, che termineranno con il conseguimento di un diploma. Sarà proprio questo attestato a certificare che il candidato è entrato in possesso di tutte le capacità e nozioni che gli consentiranno di ricoprire il ruolo in modo adeguato. Come alternativa a questo ad hoc, si può conseguire il titolo dia laurea triennale in medicina veterinaria.

Che si scelga l’una o l’altra strada, al termine del percorso di studi, il tecnico veterinario potrà lavorare sia come libero professionista (adempiendo ai dovuti obblighi fiscali nei confronti dello Stato) che come dipendente inserito all’interno della realtà di uno studio.

Quali sono i requisiti tecnici necessari per diventare tecnico veterinario

Abbiamo parlato della necessità di essere in possesso di un buon bagaglio di conoscenze in materia di medicina veterinaria e di specifiche competenze, per poter rivestire il ruolo di tecnico veterinario al meglio. Ovviamente l’amore per gli animali costituisce un prerequisito fondamentale per svolgere bene il proprio lavoro, ma di certo non è sufficiente. Accanto al desiderio di
prendersi cura dei propri pazienti e di aiutarli a guarire quando si ammalano o vanno incontro a un incidente, ci deve essere una buona capacità di osservarne il comportamento per dedurre il loro stato di salute, oppure la gravità della loro condizione. Per sviluppare questa abilità è necessaria della pratica.

Questa esigenza deriva dal fatto che tra i compiti del tecnico veterinario rientra quello di eseguire dei controlli sugli animali ricoverati nella clinica in cui lavora, così come la somministrazione delle medicine e l’effettuazione di prelievi di sangue, insieme a tutto il corollario di azioni utili per assicurare ai pazienti la giusta assistenza e delle cure di elevata qualità. Il professionista dovrà essere in grado di condurre delle analisi ed elaborare rapporti in modo obiettivo e distaccato, senza lasciare che le emozioni lo travolgano a intacchino il  uo giudizio. Inoltre, il tecnico dovrà sempre essere accanto al medico veterinario in tutte le situazioni in cui se ne presenti la necessità, senza tuttavia prendere iniziative personali: si tratta insomma di una mansione analoga a quella dell’infermiere, che segue le direttive del medico per compiere determinate azioni.

Questioni burocratiche

A livello formale, per il tecnico veterinario non è prevista l’iscrizione a un albo professionale, ma un codice Ateco (75.00.00), che distingue nettamente questa professione dalle altre in ambito sanitario animale. Chiarito questo, il professionista può decidere di lavorare in autonomia aprendo una partita IVA e iscrivendosi alla Gestione Separata Inps. Per adempiere in modo corretto senza possibilità di errore a queste esigenze burocratiche e fiscali, è possibile rivolgersi a compagnie che possono alleggerire questi adempimenti, come Fiscozen, che metterà a disposizione del diplomato un team di consulenti fiscali esperti che sapranno guidarlo al meglio nella gestione di questi aspetti così complessi.


Nel nostro blog si pubblicano soltanto contenuti originali inediti! REGISTRATI GRATUITAMENTE!

  • Login
  • Registrazione gratuita
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy