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La raccolta rifiuti speciali

La gestione e la giusta eliminazione dei rifiuti speciali è un elemento da non sottovalutare per diminuire l'inquinamento ambientale: ciò è regolamentato dalla legislazione, poiché si parla di interesse pubblico e occorre che ci siano leggi nazionali su tale tema. La normativa dice che il rifiuto è qualsiasi prodotto di cui il soggetto possessore se ne libera, e l'individuo è chi ha in carico il rifiuto e non chi lo crea.

Come gestire i rifiuti

I rifiuti sono suddivisi in due categorie: quella dei prodotti urbani (formati dai singoli cittadini) e speciali (realizzati da attività commerciali e industriali). I diversi servizi di raccolta di rifiuti speciali creati da imprese, professionisti o enti pubblici si occupa di tutto il processo stabilito dalla legislazione.

In particolare gli operatori smistano e classificano i rifiuti in base alla loro tipologia, fornendo anche ai cittadini i contenitori appositi per poi essere ritirati tempestivamente. La raccolta avviene effettuando il loro trasferimento verso il luogo di smaltimento con mezzi qualificati, che garantiscano la sicurezza e la corretta organizzazione del carico. Altra classificazione dei rifiuti viene fatta sulla base della loro pericolosità, e si verifica che non provochino inquinamento.

Nel dettaglio ci sono i rifiuti non pericolosi, senza rilevanti rischi di contaminazione, e pericolosi, aventi un livello di pericolo maggiore per cui le normative sono più cogenti. Fare questa distinzione è fondamentale poiché ci sono diverse modalità previste per la loro gestione: i rifiuti speciali non pericolosi non hanno alto rischio ecologico e sono le scatole in cartone, la plastica e il vetro; quelli speciali pericolosi presentano un alto rischio di inquinamento, come le sostanze derivanti dal petrolio e gli scarti delle imprese tessili o metallurgiche.

Tutti i vantaggi della gestione dei rifiuti speciali

La raccolta dei rifiuti speciali va eseguita correttamente, così come il loro smaltimento. Si tratta di una delle esigenze più importanti di una diversa categoria di aziende ed enti pubblici. Secondo la legge, chi produce rifiuti deve occuparsi di compilare un apposito registro di carico e scarico in cui riportare le informazioni dei rifiuti sia a livello qualitativo che quantitativo.

Ci sono dei requisiti specifici, per cui le aziende che producono 10 tonnellate di rifiuti non pericolosi l'anno e 2 tonnellate di quelli pericolosi possono affidare l'incarico di compilazione del registro a società che annotano le informazioni a cadenza mensile. I registri ovviamente sono disponibili alle autorità di controllo sotto richiesta secondo quanto stabilisce la normativa vigente.

Trasporto e smistamento dei rifiuti

Per quanto riguarda il magazzinaggio dei rifiuti, si deve prestare la massima attenzione poiché il deposito deve essere eseguito rispettando la normativa vigente riguardante lo smistamento, l'imballaggio e la classificazione dei prodotti pericolosi che contengono. La gestione e l'eliminazione dei rifiuti speciali invece sono delle attività da contrassegnare in modo adeguato per evitare l'eventuale propagazione di sostanze pericolose.

I contenitori dei rifiuti speciali hanno al di sopra le particolari etichette informative, come il codice CER che ne certifica la provenienza e la tipologia di rifiuto creato. Il trasporto avviene dentro specifici colli dove si contrassegnano i marchi del rifiuto, come pericoloso per l'ambiente, il numero specifico e l'etichetta coi dati di pericolo. Altro elemento fondamentale è l'analisi del rifiuto perché si contraddistingue la sua pericolosità e non, il livello di rischio, in modo tale che l'organizzazione e il loro smaltimento avvenga efficientemente.

L'analisi viene svolta per la giusta classificazione del rifiuto, mentre sussistono casi in cui si può non fare, ad esempio quando un bene viene eliminato senza che sia stato oggetto di contaminazione e che quindi detenga ancora le sue qualità iniziali in termini di pericolosità. Lo smaltimento dei rifiuti speciali avviene secondo due opzioni: la prima prevede di inviare i rifiuti in siti di recupero ogni 3 mesi indipendentemente dalla loro quantità, oppure entro 1 anno dalla produzione nel caso in cui la quantità non superi i 30 metri cubi e i 10 metri cubi per i rifiuti pericolosi.

L'eliminazione avviene in specifici impianti secondo la natura e la nocività del rifiuto, con essa il ciclo di vita del bene finisce.


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