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La storia dell’automobilismo è ricca di tantissime figure appartenenti al secolo scorso che sono purtroppo state dimenticate dai più, e molte tra queste sono proprio di nazionalità italiana, per cui ci sembra giusto rendere un dovuto omaggio ad un pilota, Mennato Boffa, che tra gli anni ’50 e gli anni ’70 ha partecipato a numerose gare e gran premi, risultando vincitore in diverse categorie.
Il suo debutto avvenne nella cronoscalata automobilistica Catania-Etna del 1953, a bordo di una Fiat 1100 R sulla quale fece registrare il miglior tempo della classe. Successive esperienze lo videro al volante di una Lancia Aurelia B20, con la quale partecipò tra l’altro all’ormai dimenticato Gran Premio di Posillipo nel 1955, ottenendo il miglior tempo in gara. Si trattava della sua gara preferita, essendo Mennato nato a Benevento ma cresciuto a Napoli fin da piccolo.
Simili prestazioni gli valsero la convocazione da parte di un vero colosso sportivo degli anni ’50, quella Maserati che gli affidò la guida di una 1500 Sport con la quale vinse ben 28 gare tra il 1956 ed il 1957. Va ricordato che stiamo parlando di un’epoca quasi pionieristica per l’automobilismo, in cui oltre a correre per passione i piloti avevano spesso altre attività professionali parallele: il caso di Boffa è emblematico del suo coinvolgimento nel mondo delle corse e dei motori in genere, dal momento che gestiva insieme al fratello l’azienda di vendita al dettaglio di accessori auto che ancora oggi è in attività.
Tornando alle sue prestazioni, è impossibile non citare la sua seppur breve esperienza come pilota ufficiale in Ferrari: prese parte al Giro di Sardegna ed al Gran Premio di Napoli del 1957 a bordo guidando una mitica Testarossa 2000 CC; in quest’ultimo avrebbe anche trionfato successivamente, nel 1960, a bordo di Maserati.
Importanti vittorie giunsero tra gli anni 1960 e 1964, con i trionfi nel Campionato Italiano Sport, ma forse il momento di maggiore prestigio fu la partecipazione a 3 gare di Formula 1 nel 1961, anche se non valide ai fini della classifica, al volante della Cooper Climax con cui Jack Brabham aveva in precedenza conquistato il titolo mondiale.
Mennato Boffa fu poi costretto a dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di vendita al dettaglio di auto ricambi, anche se il richiamo della pista si manteneva forte, e sul finire degli anni ’70 il pilota campano si cimentò in gare in salita e su circuito, condite da numerose vittorie, a bordo di una Fiat ritmo 1150.
Boffa è morto a Napoli nel 1996, ma il suo nome, specie nel capoluogo campano, è ancora oggi sinonimo di autoricambi: l’attività che ne porta ancora oggi il nome è stata portata avanti dagli eredi, i quali non hanno voluto interrompere una tradizione nel settore che dura da quasi 100 anni.