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porfido
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Il porfido e i vantaggi dell'utilizzo nelle pavimentazioni esterne e interne

Che cos'è il porfido

Il porfido è una roccia vulcanica dotata di una composizione chimica estremamente particolare con un 65% di pasta microcristallina di fondo nella quale si trovano piccoli cristalli in una percentuale compresa tra il 30 e il 35%. La roccia viene estratta prevalentemente nelle cave in Trentino Alto Adige e Val Camonica. È un materiale estremamente robusto e resistente a temperature rigide, agli urti e agli impatti di ogni tipo. La sua colorazione, grazie alla composizione di particelle di quarzo, varia da quella di tono grigio a quella rossiccia in base al luogo in cui viene estratta e alla presenza di pigmenti.
Il porfido veniva anticamente utilizzato soprattutto come materiale di lavorazione del fondo stradale e, infatti, la colorazione accesa del porfido in cubetti era uno straordinario elemento di arredo. I celebri sampietrini, i cubetti di porfido, il lastricato e le mattonelle stradali sono, infatti, diverse forme ed usi di questa roccia straordinaria.

La posa del porfido

Il porfido viene lavorato in modi differenti a seconda dell'utilizzo, in particolare si distinguono:
- i cubetti nella pavimentazione esterna e, anche se meno diffusa, in quella interna;
- le lastre squadrate in pavimenti per esterni e molto comune in quelli per interni oltre che nei rivestimenti murari.
La posa in opera dei cubetti di porfido richiede una perfetta realizzazione di ogni strato e, solo così, infatti, si realizza un'opera resistente, durevole e esteticamente affascinante grazie alla cura del design di tutti i dettagli (http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-08-17/porfido-trentino-nozze-design-064150.shtml?uuid=AbXT8ZPG).
Questa parte della pavimentazione si divide in quattro fondamentali fasi:
1. la formazione del sottofondo, cioè la parte importante sulla quale deve poggiare il pavimento e che deve essere lavorato in modo tale da renderlo robusto e resistente all'usura;
2. l'allettamento, ovvero uno strato solido che, grazie alla lavorazione del sabbione frantumato e del cemento a secco impedisce i crolli e i cali.
3. la pulitura e la battitura, cioè le fasi messe a punto dopo la posa vera e propria;
4. la sigillatura, l'ultima fase in cui viene sistemato uno strato di sabbia in quantità variabile a seconda delle esigenze in modo da non lasciare alcuno spazio vuoto antiestetico e poco sicuro.
In questa complessa procedura le prime due fasi si considerano quelle fondamentali a livello strutturale e, invece, la terza e la quarta si distinguono per i tratti estetici e la cura ai dettagli. In queste ultime, infatti, ci si concentra sia sulla pulizia, sia sulla fissazione dei cubetti di porfido negli appositi spazi e, altresì, nell'eliminazione di spazi interstiziali vuoti.

Le realizzazioni del porfido

Il porfido viene utilizzato soprattutto nella lavorazione delle pavimentazioni esterne e delle aree veicolari in ossequio alla tradizione. Il suo utilizzo non si ferma certo qui e, infatti, risulta molto apprezzato anche sia nella realizzazione delle scale per esterni sia in quella di rivestimenti per i muri. Ma questo materiale di origine vulcanica viene frequentemente usato anche come materiale esteticamente raffinato per pavimenti interni, scale interne o davanzali. Negli interni, tuttavia, subisce una particolare lavorazione che gli dona un aspetto lucido o semi-lucido laccato.
Tra le tante aziende specializzate nella posa e nella realizzazione di opere in porfido la Golden Stone s.r.l. si è ampiamente distinta grazie alla sua lunga tradizione nella lavorazione di questa pregiata pietra naturale.


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